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Si tratta di una delle domande più frequenti che ci fanno i visitatori di Etnatracking, soprattutto stranieri. Gente che magari ha visitato altri vulcani attivi come il Tongariro in Nuova Zelanda, dove andare in cima è molto semplice e ben indicato.
Purtroppo per loro l'Etna è gestita in modo diverso: ad oggi non c'è una fonte immediata per sapere se i crateri sommitali sono raggiungibili oppure no.
 
Vediamo brevemente il perché.

Innanzitutto diciamo che sul nostro sito le informazioni ci sono e sono tutte riportate nella sezione dedicata al cratere centrale. Dal 2012 l'accesso e le procedure di sicurezza per l'Etna sono regolamentate dal seguente documento:


Si tratta di oltre quaranta pagine. Abbiamo estratto la parte che interessa gli escursionisti:


Questa sezione dice delle cose interessanti: in situazione di criticità ordinaria, è possibile raggiungere la cima se accompagnati da guide alpine o vulcanologiche. Facile no?

Ma siamo in Italia, terra della burocrazia. Il documento di cui sopra è emesso dalla protezione civile e viene scavalcato dalle ordinanze della prefettura e dei comuni. Ma non potrebbero parlarsi e fare un solo documento? Insomma, chi la gestisce l'Etna? La protezione civile? La prefettura? L'istituto di vulcanologia e geofisica? L'ente parco dell'Etna? L'UNESCO? I Comuni? Non lo sappiamo...

Il problema principale per i visitatori è che tali ordinanze non sono rintracciabili con facilità su un unico sito dedicato al turismo sull'Etna.

Aggiornamento 12 Aprile 2019: l'ultima ordinanza emessa dal comune di Nicolosi autorizza le escursioni nel modo seguente:
  • Escursioni libere, fattibili da tutti, senza guida fino a quota 2920 (Torre del Filosofo)
  • Escursioni con guida alpina/vulcanologica da quota Torre del Filosofo verso i crateri sommitali
Trovate i dettagli nell'ordinanza del comune di Nicolosi.
Non abbiamo notizie sulle autorizzazioni lungo il versante di Piano Provenzana

Esiste una mappa con la zona di rischio che evidenzia la zona a criticità ordinaria, ma che non riporta le altre zone in cui solitamente viene ristretto l'accesso. Ecco alcuni consigli: 
  • Zona a criticità ordinaria (area in giallo nella cartina): si tratta di una grande area che va dai  crateri sommitali alla parte iniziale della valle del Bove. Ad oggi, oltre questa zona non si può andare nemmeno accompagnati da guide alpine o vulcano logiche, qualunque sia il livello di attività vulcanica. In teoria potete ignorare il divieto e proseguire oltre le transenne che troverete in quota, ma ricordate che:
    1. Se vi beccano vi fanno tornare indietro e in teoria potrebbero farvi anche la multa
    2. Se non vi beccano e vi fate male durante il percorso sono tutti cavoli vostri
    3. Attualmente da Torre del Filosofo c'è un fronte lavico che ha tagliato per circa 400 metri il sentiero di accesso. Occorre camminare per ben 400 metri sulla lava aguzza, quella che noi chiamiamo Sciara. Vi garantiamo che se doveste scivolare in mezzo a un fronte di lava fredda grezza vi fareste parecchio male.
    4. La valle del Bove è molto più in basso, ma è interessata da frequenti colate laviche e soprattutto da improvvise frane di materiale lavico e/o valanghe causate dalle eruzioni. Potrete scendere dentro la valle dall'alto o entrarci da sotto da  monte Fontane, ma prestate attenzione alle zone interdette
    Se volete dunque salire più in alto possibile, al momento potete farlo seguendo le nostre indicazioni e i nostri percorsi.
  • Estensione dei divieti a seguito di attività vulcanica: non appena aumenta leggermente l'attività vulcanica, vengono generalmente interdette le aree oltre il punto di arrivo della funivia a sud (quota 2500 metri) e oltre monte Pizzillo a nord (2450 metri). In caso di eruzione con sbocco nel versante est viene di solito interdetta anche qualunque attività escursionistica dentro la valle del Bove.
  • Zona del buonsenso: indipendentemente dai divieti, state comunque molto attenti. L'Etna è stata capace di fontane di lave alte fino a mille metri, in questo caso il vento può portare lapilli molto grandi anche a molti km dai crateri.
La situazione è abbastanza complicata e soprattutto mancano informazioni chiare e dettagliate (per questo c'è Etnatracking!).

Ci sentiamo comunque di fare una considerazione: ha senso arrivare fino a quota 2900 metri sull'Etna se poi non si può arrivare in cima? Secondo noi, no. A quota 2900 troverete solo dei crateri spenti, uguali ai Crateri Silvestri o ai Monti Sartorious. Se ve la sentite, potete salire a piedi seguendo i nostri percorsi (o sfruttare solo la funivia) giusto per vedere il deserto lavico, ma pagare 60€ a testa per salire con funivia e fuoristrada e fermarsi a quota 2900 metri secondo noi non è un buon affare.

L'Etna non è solo crateri ed eruzioni, è un mondo molto più vasto e sorprendente. Se non si può arrivare in cima, secondo noi conviene investire una giornata per conoscerlo meglio grazie alle nostre escursioni guidate!

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