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Si tratta di una lunga passeggiata per andare dal porto nord a quello sud di Auckland, passando per alcuni parchi, antichi vulcani ormai spenti e siti sacri Maori.
Prima di iniziare, alcuni suggerimenti: il percorso è lungo quasi 16km, giunti in fondo al posto di seguire il percorso fino al molo secondo noi è meglio puntare diretti alla stazione dei treni di Onehunga, da qui partono dei treni che vi riportano al centro di Auckland, dovrebbero essere uno ogni mezzora, informatevi sugli orari se non volete tornare a piedi o in taxi.
Portatevi sempre e comunque la crema solare, anche se il cielo dovesse essere coperto e il vento non vi fa sentire il caldo.
Descriviamo brevemente il percorso: si tratta di un tracciato che attraversa molti punti di interesse e la descrizione completa richiederebbe molto tempo, qui riportiamo una sintesi, in calce troverete dei riferimenti per approfondire Il percorso inizia al porto in zona nord , precisamente al Viaduct Harbour. Si passa accanto al vecchio terminal , uno degli edifici più antichi della città per poi allontanarsi progressivamente dal centro della città. Si costeggia l’Albert park e il campus dell’università fino ad arrivare all’ingresso dell’Aucland Domain , il più antico parco della città. Gli alberi e gli uccelli ci fanno quasi dimenticare di essere in una metropoli. L’Auckland Domain è sede dell’Auckland War Memorial museum (che noi non abbiamo visitato) e di un piccolo sito sacro per i Maori , protetto da una palizzata. Si tratta di un albero sacro, un Totara, piantato in memoria del loro primo re. Siamo infatti sul uno dei più antichi vulcani della città e quasi tutti erano sede di fortificazioni e strutture Maori. Scendiamo dall’Auckland Domain per dirigerci verso il monte Eden, il più alto tra gli antichi vulcani di Auckland. Anche questo è un sito sacro Maori , è vietato entrare all’interno del cratere. Siamo a oltre 18.000 km dall’Italia , da qui si osserva tutta Auckland. Sulla parte nord vediamo il porto e la torre della televisione (pare essere l’edificio più alto dell’emisfero sud), verso sud si vedono altri antichi vulcani spenti . Scendiamo dal monte Eden e ci accingiamo a visitare l’ultimo vulcanetto lungo il percorso: la “One tree hill” . Pare che fino al 1860 qui ci fosse un albero “indigeno”, tagliato dai colonizzatori europei. Successivamente, vari tentativi di ripiantare alberi “neozelandesi” fallirono, soltanto due pini europei riuscirono a crescere sulla cima, ma vennero abbattuti dai Maori che contestavano l’invasione della loro collina sacra da parte degli alberi invasori. Per avere qualche dettaglio in più sulla storia della collina e degli alberi potete fare riferimento ai link in calce, dove troverete anche i dettagli sull’obelisco in cima. Lungo la strada si attraversa il Cornwell Park, con i suoi enormi, bellissimi alberi . Alcune zone di questi parchi sono delle vere e proprie fattorie, con animali che pascolano tranquilli in libertà. Siamo ormai vicini alla fine di questo lungo e rilassante percorso (ad eccezione di alcuni tratti in strade trafficate, ma sempre con larghi marciapiedi). Puntiamo decisi verso la stazione di Onehunga, dove un treno ci riporta in pochi minuti verso il punto di partenza.
Per saperne di più: