Ecco il grande giorno: prima tappa, il Rifugio Sapienza. Lasciamo il rifugio di San Giovanni Gualberto , passiamo davanti all'altarino del Santo e arriviamo al bivio che conduce al rifugio Ariel . Alcuni di noi in condizioni fisiche precarie vanno al destra, saranno accompagnati in auto alla partenza della funivia.
Io e gli altri andiamo a sinistra, nel sentiero di Monte Nero degli Zappini, di cui percorriamo l'ultima parte fino all'uscita . Da qui camminiamo sull'asfalto fino a raggingere il punto da qui eravamo partiti 3 giorni prima : ce l'abbiamo fatta! Abbiamo completato il giro dell'Etna a piedi.
Decidiamo di prendere la funivia per giungere fino a quota 2500, in modo da dedicare le nostre energie al tratto Montagnola - Torre del Filosofo, decisamente più interessante da esplorare rispetto al tratto Sapienza - Montagnola. Usciamo dalla funivia e ci immettiamo sulla pista percorsa dai fuoristrada in direzione di Monte Escrivà. Tagliamo a destra, in direzione del belvedere che ci consente di osservare entrambi i versanti della Valle del Bove . Sono presenti molte bombe vulcaniche, e con mia grande sorpresa scopro che sotto di esse si nascondono decine di coccinelle !
Torniamo verso Monte Escrivà, per una rapida esplorazione: da alcune fessure del terreno esce ancora del gas , che all'interno del cratere forma delle fumarole a base di ferro o di zolfo . Dal bordo del cratere osserviamo la Cisternazza , una cavità che durante il disgelo si riempie di acqua.
Scendiamo da monte Escrivà e puntiamo verso il cratere centrale . Saliamo lungo i tornanti percorsi dai fuoristrada che trasportano i turisti, il cratere sembra vicino ma in realtà è lontanissimo e camminare sulla sabbia vulcanica non è semplice, ma ormai è fatta! Possiamo osservare il cratere da relativamente vicino, l'attività eruttiva in questi giorni è stata notevole ed avvicinarsi oltre sarebbe pericoloso. Ci riposiamo un pò nella piccola area attrezzata di Torre del Filosofo e con un pò di malinconia ci avviamo verso l'ultimo tratto della nostra avventura.
Scendiamo decisi verso monte Escrivà per aggirarlo e salire sulla Montagnola . Da qui una ripida discesa porta fino ai crateri Silvestri e quindi sul piazzale dei souvenir del rifugio Sapienza .
Adesso è davvero finita. Abbiamo visto cose stupende con dei veri amanti della natura, fare il giro dell'Etna ci ha consentito di osservare in breve tempo tantissimi fenomeni naturali e tutti i panorami possibili offerti dal Mons Gibel: albe, tramonti, colate, grotte, alberi... semplicemente fantastico. Ringrazio di cuore i miei compagni di viaggio, chissà se un giorno ci rivedremo per un'avventura simile.
Difficoltà: alta
Dislivello: 1920 m
Altezza massima: 2950 m
Distanza: 18 km
Tempo di percorrenza: 5 - 8 ore
Stagione consigliata: primavera - estate
Abbigliamento tecnico : necessario