Il sentiero parte da quello che dovrebbe essere il secondo punto di accoglienza della riserva naturale, ma che in realtà abbiamo trovato in uno stato di completo abbandono. Dal punto di accoglienza a valle occorre percorre circa 5 km su una strada sterrata in pessime condizioni, suggeriamo di farlo solo con un fuoristrada.
Giunti all'ingresso , iniziamo a seguire ben quattro tipi di segnali diversi che indicano il percorso (ma un solo tipo non bastava?): "Sentiero Natura" , "SN2", "Sentiero Natura Su Bacino" e anche i cartelli con le anatre. Superiamo un enorme eucalipto e, sempre seguento i segnali, arriviamo ad un punto che ci mette in difficoltà: questo segnale infatti non conduce da nessuna parte e siamo costretti a vagare un pò prima di trovare un altro cartello , ma ci rendiamo conto che stiamo percorrendo il sentiero al contrario.
Lungo il tracciato sono presenti molti cartelli che indicano flora e fauna del luogo. Gli elementi più belli del perscorso sono la cascatella su pietra bianca e alcuni tratti molto suggestivi nel bosco . Alla fine torniamo indietro, leggermente infastiditi sia dallo stato di abbandono della struttura che dal segnale sbagliato, che probabilmente è stato girato da qualche simpatico imbecille...
Si tratta di un sentiero molto semplice, appena 1,5 km con 50 metri di dislivello. All'interno della riserva sono presenti itinerari molto più lunghi e difficili, se volete affrontarli ricordate che nella riserva non ci sono fonti di acqua potabile e non c'è campo per i cellulari.
Per saperne di più: http://www.wwf.it/oasi/sardegna/monte_arcosu/
Difficoltà: bassa
Dislivello: 50 m
Altezza massima: 350 m
Distanza: 1,5 km
Tempo di percorrenza: 1 ora
Stagione consigliata: primavera
Abbigliamento tecnico : necessario