Etna o non Etna? Nella Timpa sicuramente c'è lo zampino del nostro vulcano. Basta guardare le pareti di pietra lavica a strapiombo sul mare per rendersene conto. Tuttavia, trattandosi di una riserva naturale distinta, abbastanza lontana dai sentieri montani dell'Etna, abbiamo deciso di metterla tra gli itinerari non legati al vulcano.
Si tratta di una collina scoscesa, completamente ricoperta da una folta vegetazione, in alcuni tratti a strapiombo sul mare (specialmente nella parte sul litorale di Acireale), rimasta dunque abbastanza al riparo dalle speculazioni edilizie. Ufficialmente, i percorsi della riserva sono 3:
- Le Chiazzette
- Il vecchio tracciato ferroviario
- Il sentiero Acque Grandi
Questo è quanto riportato nei cartelli posti (non sempre) all'inizio dei percorsi; esiste una quarta passeggiata, la discesa a mare di Santa Caterina, che contiamo di tracciare prossimamente. Potete scaricare le foto più belle che abbiamo scattato accedendo alla sezione download per utenti registrati. Lo stato dei sentieri è aggiornato a settembre 2010.
Le Chiazzette:
Secondo noi si tratta del sentiero più bello. Rappresenta la vecchia strada di collegamento tra Acireale e Santa Maria la Scala. E' raggiungibile direttamente da Acireale (piazza S. Maria del Suffragio), utilizzando il ponte che attraversa la ferrovia e la strada statale. Teoricamente, è possibile lasciare la macchina direttamente lungo la strada statale (vi consigliamo di usare il ponte come punto di riferimento), in un piazzale a pochi metri dall'inizio della discesa, ma ci sono solo 2-3 posti auto. All'inizio della discesa si trova una piccola cappella . Dopo pochi metri, il verde delle piante e l'azzurro del mare mostrano un panorama fantastico . Consigliamo di provare ad osservare l'alba da qui. Al primo tornante si trova la Fortezza del Tocco , antico baluardo normanno contro le incursioni dei pirati, a breve pare destinato ad ospitare gli uffici per la gestione della riserva. Il panorama verso sud mostra la collina verde a picco sul mare , con le scogliere di pietra lavica levigata. Il sentiero è stato praticamente scavato sulla pietra lavica della collina, sulle pareti riescono ad attecchire principalmente gli onnipresenti fichi d'India . Continuiamo a scendere senza che il panorama ne risenta ; il piccolo paese di Santa Maria la Scala , meta del nostro percorso, appare verso nord. Giunti alla sbarra è possibile proseguire dritto, in modo da arrivare nella piazzetta del paese. Noi suggeriamo di girare a destra e percorrere l'ultimo bellissimo tratto della discesa , tra delle rampe in pietra lavica circondate dagli alberi che conducono al mare .
Il vecchio tracciato ferroviario:
Nonostante questo sentiero sia tracciato ufficialmente sui cartelli che descrivono la riserva, secondo noi avrebbe bisogno di essere sistemato per renderlo fruibile. Per trovarne l'inizio, tornate in cima alla partenza delle Chiazzette. Proseguite lungo la statale in direzione nord (verso Giarre) per alcune centinaia di metri e, al primo semaforo, imboccate la strada che scende verso destra. Superate un distributore di benzina e sulla sinistra noterete, senza che sia segnalato in alcun modo, l'imbocco del tracciato ; come vedete dalla foto, non si presenta benissimo. Il sentiero non si presenta in condizioni migliori dell'ingresso; i rovi lo rendono quasi impraticabile . E' un peccato, perchè anche qui i panorami sono bellissimi . In lontananza si vedono i due paesini di Santa Tecla e Stazzo . Arriviamo alla prima galleria del sentiero , ma non avendo portato la torcia decidiamo di tornare indietro.
Il percorso Acque Grandi:
Si tratta di una tranquilla discesa verso il mare, con dislivello simile a quello delle Chiazzette. L'ingresso, questa volta segnalato da un cartello della riserva , si trova in via Acque Grandi, in prossimità della chiesa di Nostra Signora dell'Aiuto. Percorriamo il primo tratto sotto una suggestiva copertura naturale ; verso nord, osserviamo la collina a picco sul mare . In alcuni tratti la discesa è ben curata, con le protezioni in legno e la scalinata sempre immersa nella macchia mediterranea della riserva . Anche in questo caso, il percorso termina al mare .
Santa Maria la Scala:
Questo paesino merita un paragrafo a sè. Sembra uscito da un romanzo di Giovanni Verga: si sviluppa principalmente su una sola strada lungo il mare, un porticciolo, il verde della collina che si riflette sul mare, la possibilità di fare il bagno su un mare spesso pulitissimo. Se volete mangiare una delle più buone granite di Catania e provincia, recatevi al bar in piazzetta (che si chiama, indovinate un pò? La Timpa). Questo bar, su prenotazione, opera anche come ristorante, servendo del pesce freschissimo. Ci sono altri locali che preparano del buon pesce in paese, ma il nostro favorito resta questo bar dall'aspetto trasandato e dal servizio parecchio rustico.
Approfondimenti:
La nostra è solo una breve guida introduttiva ai sentieri della Timpa. Sono presenti molti altri elementi di interesse (grotte, lave particolarissime raffreddate dal mare, flora e fauna caratteristiche, sorgenti d'acqua dolce, ecc). In rete sono presenti molti siti per approfondirne la conoscenze, di seguito ne riportiamo alcuni:
http://www.parks.it/riserva.timpa/index.php: La scheda della Timpa su Parks.it
http://www.kiwanis-acireale.it: La storia delle Chiazzette
http://it.wikipedia.org/wiki/Fortezza_del_Tocco: Interessante approfondimento sulla Fortezza del Tocco
Difficoltà: medio-bassa
Dislivello: 600 m
Altezza massima: 200 m
Distanza: 5 km
Tempo di percorrenza: 3 - 4 ore
Stagione consigliata: tutte
Abbigliamento tecnico : non necessario