Le forre laviche del Simeto si trovano ad Adrano, al confine con Centuripe. In questo tratto, il fiume fa da confine tra le province di Catania e Messina, ma non solo: è anche il confine tra due mondi geologici diversi.
Da una parte, Messina con i monti Nebrodi e i loro sedimenti. Dall'altra, Catania con l'Etna e la sua pietra lavica. Percorrendo il sentiero, si resta affascinati da questa separazione che in alcuni tratti è particolarmente netta. Il nostro percorso inizia dunque dal Ponte dei Saraceni: qui il fiume non è riuscito a dividere l'Etna dai Nebrodi ed ha scavato dei profondi canyon nella pietra lavica.
Percorriamo la stradina che si intravede sulla destra, osservando il fiume e alcune cascate fino ad arrivare ad uno slargo , dove è possibile avvicinarsi al fiume per osservare le gole da vicino. Vogliamo però provare a percorrere il sentiero sulla destra per risalire un pò il fiume lungo le sue sponde. Incontriamo un boschetto di ulivi , delle ginestre e della bellissima macchia mediterranea . Riusciamo ad osservare la sponda sui Nebrodi , ma a un certo punto incontriamo una recinzione .
Quella che dovrebbe essere una riserva naturale, in realtà non gode di alcuna tutela; trovate maggiori informazioni sul sito di Legambiente Catania. Vi suggeriamo dunque di tornare indietro, noi siamo andati avanti pochi metri, giusto per scattare questa suggestiva foto , con il contrasto delle pietre bianche e nere levigate dal fiume. Torniamo dunque indietro e giunti allo slargo precedente , camminiamo lungo le sponde in pietra del fiume osservando il punto in cui il Simeto si getta nel canyon , tagliando in due lo strato di pietra lavica . Il fragore dell'acqua, le cascate, le bellissime forme scavate dal fiume (tra cui le "Marmitte dei Giganti", così chiamate perchè ricordano vagamente delle enormi pentole) e il Ponte dei Saraceni sullo sfondo rendono questo posto non meno affascinante delle celebrate gole dell'Alcantara.
La stagione migliore per questo sentiero è sicuramente la primavera, sia per la quantità d'acqua presente nel fiume che per i meravigliosi profumi che sentirete nel bosco.
Vi raccomandiamo di prestare la MASSIMA ATTENZIONE mentre vi avvicinate al fiume. Se dovesse esserci troppa acqua, rimanete ben distanti e accontentatevi di guardare le forre dal ponte, dove si trova una lapide in memoria di due ragazzi che hanno perso la vita nel fiume qualche anno addietro.
Punti di interesse: Forre laviche del Simeto, Ponte dei Saraceni
Difficoltà: bassa
Dislivello: 0 m
Altezza massima: 400 m
Distanza: 1 - 2 km
Tempo di percorrenza: 1 ora
Stagione consigliata: primavera
Abbigliamento tecnico : non necessario